Resto al sud 2023, tornano le agevolazioni per il turismo nel Sud Italia

L’incentivo che prevede contributi a fondo perduto per i giovani imprenditori under 56 che rimangono a meridione tornano anche per il 2023.
Resto al Sud è un’iniziativa mirata a favorire lo sviluppo di tutte quelle imprese e attività professionali nel Mezzogiorno e Meridione italiano.
Si tratta di contributi a fondo perduto per sostenere startup e attività da libero professionista nelle regioni del Sud Italia, delle isole e del Centro Italia in modo che le persone rimangano al sud ed investano nel proprio territorio. I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande, che vanno presentate sulla piattaforma di Invitalia, vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.
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A chi è rivolto Resto al Sud ?
Le agevolazioni sono rivolte agli under 56* che:
- al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), nelle isole minori marine del Centro-Nord, nonché in quelle lagunari e lacustri (guarda l’elenco delle isole)
oppure
trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria - non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017
- non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio
- non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento
L’incentivo si rivolge a:
- imprese costituite dopo il 21/06/2017
- imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni – o 120 giorni in caso di residenza all’estero – dall’esito positivo dell’istruttoria)
Fermo restando quanto sopra elencato, possono inoltre chiedere i finanziamenti:
- i liberi professionisti ( in forma societaria o individuale ) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice Ateco non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche)
Parte del testo è tratto da : https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/resto-al-sud/a-chi-e-rivolto
Da questo link troverete l’elenco delle banche finanziatrici : https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/resto-al-sud/elenco-banche-finanziatrici
Cosa finanzia Resto al Sud ?
Sono finanziabili:
- attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone
- turismo
- commercio
- attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria)
Sono escluse le attività agricole.
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Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
- 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale
- fino a un massimo di 40.000 euro per le società
Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.
Testo completo su : https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/resto-al-sud/cose